Progetto

Approntiamo un ambulatorio mobile per il nostro Distretto

Sarà a disposizione dei Club per gli screening sanitari sul territorio

Dal 01/07/2022 al 30/06/2023

Organizzatori

Distretto ta1

Nel Congresso di Apertura, tenutosi a Lazise, il Governatore Distrettuale Loredana Bavosa aveva presentato un progetto riguardante l’acquisizione di un ambulatorio mobile che potesse essere usato dai Club per gli screening sanitari sul territorio. Con una breve intervista facciamo il punto sulla situazione del proposito.

 

Cara Loredana dove nasce questa tua determinazione per dotare il Distretto di un l’ambulatorio mobile.

Diversi sono i fattori che mi hanno spinta a promuovere questo progetto. Il primo è vedere come i Club stiano inserendo tra i propri service, degli screening oculistici, diabetici, cardiaci per i quali vengono impiegati mezzi di enti esterni, spesso costosi. Il poter disporre di un mezzo praticamente gratuito faciliterebbe la diffusione di questi preziosi interventi che, grazie ad un mezzo spostabile possono raggiungere i posti più isolati dove, per i meno abbienti, è più difficile ricorrere alle strutture sanitarie pubbliche. C’è poi l’esperienza diretta di altri Distretti che già si sono dotati di tali mezzi. Io, poi, sono particolarmente affezionata a questi camper attrezzati anche per l’esperienza diretta condotta nelle aree terremotate (la foto si riferisce proprio a questa) dove, con un tale mezzo, abbiamo potuto istituire un servizio farmaceutico mobile. Non ultimo, poi il fatto che il problema della vista e del diabete sono tra i temi principali di Lions International, e la Fondazione Internazionale LCIF è disponibile a finanziare iniziative come queste.

 

Governatore, come dicevi le tipologie di screening effettuate sono diversificate, il camper dovrebbe quindi avere una considerevole dotazione di apparecchiature; cosa prevedete?

In questo è importante l’esperienza diretta ed il fondamentale contributo che i soci Lion medici ci potranno dare. Il progetto dovrà essere il più possibile completo per permettere ad ogni Club di dedicarsi allo screening della patologia che viene ritenuta più importante. Questo condiziona anche la scelta del tipo di mezzo che deve essere robusto e capiente per avere spazio sufficiente per equipaggiamento, operatori e pazienti.

 

Progetto importante e completo, anche il costo dovrebbe essere “importante”

In effetti le articolate specifiche del progetto, dettate da reali esigenze pratiche, hanno portato ad un costo, come dici, “importante”, ma dobbiamo considerare che si tratta di un piano distrettuale: il versamento di poche centinaia di euro per club permetterebbe di coprire l’intera spesa perchè abbiamo la possibilità di avere un importante finanziamento da parte della nostra Fondazione Internazionale LCIF che coprirà il 75% della spesa. Si sta occupando di questo il Coordinatore distrettuale LCIF Giuliana Liotard, la quale sta anche prendendo in esame la possibilità

di poter accedere ad ulteriori finanziamenti per l’acquisto di altri mezzi diagnostici e di una piattaforma mobile per permettere l’accesso ai disabili.

 

I club non possono non ritenere l’ambulatorio mobile un obiettivo importante, ma come possono partecipare al finanziamento?

Già qualche Club ha iniziato a contribuire, perchè durante le mie visite istituzionali ho sempre parlato di questo “sogno”: la possibilità che i Club del distretto potessero avere a disposizione un mezzo attrezzato ad ambulatorio medico di loro proprietà.

La campagna vera e propria verrà lanciata in occasione del Gabinetto Distrettuale del 18 febbraio: per allora avremo a disposizione i preventivi e la descrizione del progetto. L’importo a carico dei Club, come è stato già detto, non supererà i cinquecento euro. Per il momento il denaro viene versato nel conto della Fondazione Distrettuale, grazie al consenso del Presidente Barbacovi; successivamente verrà aperto un conto dedicato, che verrà gestito dal Tesoriere Distrettuale.

 

Ci hai illustrato un piano molto articolato per quando dovrebbe essere pronto il camper?

Ho formato un piccolo gruppo di soci Lion con il compito di seguire il progetto. Per la data di completamento c’è una ulteriore complicazione per il momento critico che sta attraversando il settore automobilistico: non è facile trovare la parte meccanica in tempi relativamente brevi; ma il grande cuore dei Lion ancora una volta si fa sentire: un socio, che ha una grossa concessionaria di una nota casa automobilistica, si è offerto di aiutarci nella ricerca della parte motoristica. Questo ci permetterà forse di realizzare il progetto entro la fine dell’anno.

 

Una volta ultimato, come verrà gestito poi il mezzo?

Ho pensato di istituire un’apposita Commissione formata da tre o quattro soci che si interesseranno della manutenzione, del rimessaggio, della gestione amministrativa (assicurazioni varie, bollo) e della consegna/riconsegna del mezzo.

La scelta di questa metodologia deriva dalla mia esperienza pregressa e da quanto sento succede nei Distretti che già hanno un mezzo simile.