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Serve la terapia dell’amore per combattere l’Alzeihmer

Il convegno organizzato dai Lions di Verona ha illustrato cause e prevenzione

Il Lions Day, a Verona, si è aperto domenica mattina, nella sala Cangrande della Prefettura, con il Convegno “Conoscere l’Alzheimer” organizzato dalle zone D ed E del Distretto 108TA1.

Il convegno è stato aperto con l’introduzione dell’organizzatore dottor Antonio Dezio, Presidente della Zona E del Distretto Lions 108TA1, che ha ringraziato Sua eccellenza il Prefetto dottor Donato Cafagna della ospitalità. Subito dopo Le ha dato subito la parola per un breve intervento. Successivamente sono seguiti i saluti dell’Assessore dei Servizi Sociali dott/ssa Luisa Ceni e del Direttore dei Servizi Sociali dr. Raffaele Grottola. Infine c’è stato un breve intervento del Governatore del Distretto Dottoressa Loredana Bavosa.

Si è entrati nel vivo del tema con l’intervento del professore emerito dell’Università di Verona Nicola Rizzuto, che ha sottolineato come questa patologia coinvolga non solo l’individuo ma anche tutta la sua famiglia e che insieme alla dottoressa Laura De Togni, neurologa e responsabile del Centro di Decadimento Cognitivo dell’ULSS9 di Verona, ha moderato la prima sessione che ha avuto come relatori il dr. Giuseppe Gambina, neurologo, referente scientifico del “Verona Memory Center” e il Professor Gianluigi Zanusso Ricercatore e Docente presso Università di Verona. Il Dr Gambina ha illustrato in maniera efficace anche per i non addetti ai lavori, come si attua il decadimento cognitivo e quali possono essere le possibili prevenzioni. Attraverso una serie di slide, ha spiegato che la malattia ha diverse sfaccettature nei singoli pazienti: perdita di memoria, alterazioni di comportamento e delle abilità nella vita quotidiana. Fra i fattori di prevenzione è importante una dieta equilibrata, (come la dieta mediterranea), una vita di relazioni che fornisca stimoli cognitivi, una riduzione dello stress.

Il ricercatore Gianluigi Zanusso ha aggiunto un excursus storico della ricerca ed è partito dallo scopritore di tale morbo, Alois Alzheimer, medico tedesco, che nel 1909 per primo descrisse un caso di ‘demenza senile’ per arrivare alle diagnosi molecolari, illustrate in maniera semplice ma efficace, attuate per rilevare lo stato di avanzamento della malattia.

Il convegno è proseguito con una seconda sessione in cui il Prof. Mario Guidorizzi – regista, ex docente di Storia del Cinema dell’Università delle Scienze Umane di Verona – ha presentato un suo film “Elettra, la terapia dell’amore” in cui si descrive l’evolversi della decadenza cognitiva di una donna e del coinvolgimento nella sua assistenza dell’unica figlia. Il tutto visto dalla prospettiva della…cagnolina Elettra! Un corto toccante, che rivela come l’amore e la pazienza dei familiari siano i medicinali più efficaci per lenire i dolori della mente e dell’anima dei malati di Alzheimer.

Il convegno si è concluso con una tavola rotonda moderata dalla dottoressa Elisabetta Elio e della dottoressa Maria Grazia Ferrari con interventi del pubblico, affluito numeroso a questo appuntamento offerto dai Lions di Verona: tra questi ricordiamo le testimonianze di parenti di malati di Alzheimer.

La giornata Lions è proseguita fino a tardo pomeriggio in Piazza Dante con concerti e accoglienza a stand dove avveniva la presentazione dei vari Service, ovvero iniziative benefiche portate avanti dai Lions di Verona, in collaborazione con il Distretto e i Service nazionali.

Silvia Siena