Progetto

Il Dante Guarnierano. I 700 anni di Dante

Dal 02/04/2021 al 21/04/2021

Organizzatori

Lions Club Porcia e Lions Club San Daniele del Friuli

IL DANTE GUARNERIANO. I 700 ANNI DI DANTE

Arduo, se non addirittura impossibile, rendere l’atmosfera d’incanto e la magia create dalle parole del prof. Angelo Floramo nel percorso attraverso le carte del manoscritto 200 conservato presso la Civica Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli, pregiatissimo codice che contiene la Divina Commedia di Dante.

Serata unica, ampiamente apprezzata da molte persone che hanno seguito l’evento in diretta streaming sui nostri canali Youtube e Facebook, con oltre 1500 visualizzazioni. Evento ideato ed organizzato dal LC PORCIA nell’ambito del Dantedì, promosso e realizzato insieme al LC SAN DANIELE DEL FRIULI: così la proposta della presidente Fiorella Gelsomino accolta appieno dal presidente Giorgio Beltrame si è concretizzata unendo creatività, sensibilità e competenze organizzative dei due club! Dopo le presentazioni di rito da parte dei presidenti, il Governatore Giancarlo Buodo ha preso la parola per ringraziare di persona l’ospite illustre. Il prof. Floramo è dottore in Storia, ha pubblicato numerosi saggi e articoli specialistici aventi per oggetto il Medioevo, è docente di materie letterarie al Magrini Marchetti di Gemona, dal 2012 è consulente scientifico per la sezione antica, manoscritti e rari presso la Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli.

Il prof. Floramo ha immediatamente avvolto gli spettatori con il suo racconto, volendo condividere la meraviglia che prova quando apre il prezioso manoscritto. Acquistato da mons. Giusto Fontanini nel 1717, il codice fu trascritto probabilmente a Firenze in ambito notarile tra la fine del Trecento e gli inizi del Quattrocento, ed è arricchito nella prima parte da tre splendide miniature attribuibili a Bartolomeo di Fruosino, uno dei più grandi illustratori fiorentini. Proponendo sullo schermo la carta 2 del manoscritto, il prof. Floramo ha spiegato la mise en page dell’opera, con i commenti, uno in volgare, attribuito ad Jacopo Alighieri, figlio di Dante, ed uno in latino. Il relatore ha descritto le tre bellissime miniature policrome…

(…) «Tre quadri di mia mano. Nel primo il Dante, dentro la lettera N di ‘Nel mezzo del cammin’, trasformata in scriptorium, con il poeta che, calamo in mano, sta vergando le carte della sua opera, fra libri e volumi di pergamene. Oro zecchino e minio. A seguire l’incontro con Virgilio, savio e barbuto. La selva oscura la farei seguendo la scuola del Giotto, con colline a sbalzi e palmeti. Ci vedrei le tre donne de’ Paradiso, in alto, irradiate dal sole.

Per la terza gli ignavi, tormentati dagli insetti. Sullo sfondo un cielo azzurro di lapislazzuli. Capace di suggerire l’idea della lontananza. Sotto, Caronte con i suoi dannati. Anche qui minio, cocciniglia e il capolettera fiorito della P, all’incipit ‘Per me si va nella città dolente’, con zecchino purissimo e svolazzi».(…) (1)

Il prof. Floramo ha spiegato che nel manoscritto compare una parziale traduzione del testo in esametri latini e che nei diversi fascicoli appaiono miniature molto diverse da quelle policrome, “acquerellate (come quella che ritrae Cerbero a carta 15 verso) o a penna di mano più tarda (come quella raffigurante la palude Stigia a carta 19 verso), mentre dopo carta 20 non vi sono più illustrazioni ma spazi bianchi ancora da riempire.”(2)

Lectio magistralis! Grazie al prof. Floramo per il fascino della sua narrazione!

(1) Angelo Floramo, Guarneriana segreta, Bottega Errante Edizioni
(2)http://teca.guarneriana.it/manoscritti/ms-200-dante-divina-commedia/

Carla Comini
Maria Rosa Girardi Vanin

Il video dell’evento è disponibile sul canale Youtube del LC San Daniele del Fiuli o al link https://www.youtube.com/watch?v=XjeFxSGbfvE&t=30s