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L’amore che non è – spettacolo teatrale per i giovani

L’evento è stato promosso dalla Prefettura in collaborazione con i Lions Club veronesi: Dante Alighieri, Cangrande, Host ed Europa

 

Da alcuni anni la Prefettura di Verona ha aperto le porte del palazzo Scaligero per ospitare varie iniziative educative allo scopo di avvicinare i giovani alle istituzioni dello Stato ed alla cultura sociale e politica.

In quest’ottica anche quest’anno il Prefetto, d’intesa con l’Ufficio Scolastico Territoriale, in occasione della giornata internazionale della donna dell’8 marzo, ha invitato studenti e studentesse dell’Università e delle scuole Medie Superiori ad un importante evento teatrale con l’intento di sensibilizzare, riflettere ed educare le giovani generazioni sull’importanza e sulla necessità di una reale rivoluzione culturale nella concezione della relazione tra uomo e donna.  E’ basilare nella vita di uomini e donne saper stabilire relazioni paritarie e improntate sul reciproco rispetto. Purtroppo, nonostante le trasformazioni culturali della modernità, gli atti di violenza da parte di uomini sulle donne sembrano non avere fine.

Mercoledì 6 marzo, nel tardo pomeriggio, nel salone del Palazzo del Governo gremito di giovani, la Nuova Compagnia Teatrale di Verona, ha messo in scena una rappresentazione dal titolo significativo “L’amore che non è” con la regia di Enzo Rapisarda. L’opera è stata tratta dall’omonimo libro, di Gianpaolo Trevisi – già capo della Squadra Mobile di Verona – ed edito da Gabrieli Editori. Sono stati rappresentati frammenti di storie di donne che hanno vissuto esperienze tragiche e a volte fatali, nelle relazioni con uomini che si sono rivelati in vari modi violenti.  Tutte storie vere, vite reali di donne che l’autore del libro ha conosciute nel corso della sua impegnativa e gravosa esperienza professionale. Un’ora e mezza di spettacolo che ha tenuto il pubblico in un’attenzione silenziosa, quasi religiosa, con il fiato sospeso, con la vana speranza che ogni storia trovasse un’evoluzione meno drammatica.

La performance delle attrici ha colpito dritta al cuore, evocando sensazioni ed emozioni contrastanti in mezzo a tanto dolore femminile.  Ognuna di loro ha incarnato il dramma emotivo, l’onda prorompente nello scorrere dei giorni dell’aggressività maschile sempre più subdola e camuffata, l’ingenuità o meglio l’illusione femminile che l’uomo possa cambiare con la pazienza, la sopportazione e l’amore di cui le donne sono capaci. Così com’è stata straordinaria l’interpretazione di Enzo nel trasmettere l’ambivalenza e l’ambiguità dell’uomo aggressivo, nell’alternanza di slanci e gesti amorevoli e di altrettanti e spietati atteggiamenti violenti. In scena tutto sembrava, anzi tutto era terribilmente vero.

Dopo lo spettacolo, per stemperare l’inevitabile e coinvolgente clima emotivo generato dalla straordinaria rappresentazione, è seguita una breve riflessione del Prefetto Demetrio Martina e del Provveditore Aurelio Sebastian sulla necessità di educare al rispetto reciproco e di attivare percorsi formativi che favoriscano la parità di genere.

E poiché “Non tutto è AMORE”, ma c’è anche “l’AMORE che NON è”, è stato ribadito quanto sia importante imparare a saper distinguere i gesti e gli atteggiamenti che “amore non sono”, anche se molto spesso la linea di discernimento dall’amore vero appare sottile ed offuscata; così come è fondamentale saper riconoscere “ciò che è amore da ciò che è bisogno narcisistico” dell’altro, il cui rischio è “incantare” la donna per poi ferirla.

Occorrono azioni specifiche da parte dei vari servizi educativi e sociali per aiutare le vittime a vincere le paure rompendo lo stato di isolamento e vergona in cui spesso versano. Sarebbe auspicabile che coloro che si ritrovano intrappolate in una relazione conflittuale tossica ne parlassero, cercassero un confronto o l’aiuto di qualcuno in modo da poter intervenire prima che si consumi il reato.

L’evento è stato promosso dalla Prefettura in collaborazione con i Lions Club Dante Alighieri, Cangrande, Host ed Europa. Lo spirito collaborativo tra Club si è rivelato, come sempre del resto, una grande energia costruttiva.

Valeria Marchesini