Progetto

L’ORTO A SCUOLA

Arquà Petrarca (PD)
Dal 15/04/2016 - in corso

All’iniziativa “L’Orto a Scuola” del Lions Club Arquà Petrarca

il prestigioso riconoscimento The European Lions Environmental Grant 2020

L’iniziativa “L’orto a Scuola” viene proposta da ormai cinque anni dal LC Arquà Petrarca.

Coinvolge una decina di scuole primarie e secondarie di I° grado dell’area euganea, contando

sulla partecipazione di circa 600 alunni. E’ un percorso educativo che porta ad  approfondire temi di grande importanza, quali alimentazione, salute, ambiente e sostenibilità.

I ragazzi imparano a conoscere le piante, il sapiente lavoro della terra e delle produzioni agricole locali. Sentono parlare di corretta alimentazione, genuinità degli alimenti, stagionalità e tipicità dei prodotti locali.

Partendo dalla botanica, scoprono le tradizioni culinarie, ma anche la storia, la cultura e l’arte del territorio. Approfondiscono le problematiche ambientali, dallo spreco di risorse al dramma della fame, che ancora assilla una gran parte dell’umanità.

Il rispetto dell’ambiente, l’economia circolare, il riciclo e il corretto compostaggio dei rifiuti sono temi attualissimi e coinvolgenti per le nuove generazioni e questo progetto dedica ad essi ampio spazio.

L’apprendimento è pensato come scoperta da parte dei ragazzi: c’è il lavoro in serra, ci sono le uscite guidate in aziende,  lezioni tenute da esperti, la costruzione di piccoli manufatti con materiale riciclato.

Gli studenti vengono anche invitati ad ascoltare i racconti degli anziani, portatori di una cultura ancora profondamente legata al mondo rurale.

Tutto il materiale prodotto è straordinario…ne proponiamo un piccolo esempio. L’autore si chiama Mattia e ha intitolato la sua testimonianza: “La nonna mangia i fiori”

“Ricordo le lunghe passeggiate con la nonna nel suo giardino, delimitato da una lunga fila di girasoli, simili a giganti dorati. La nonna prendeva intere manciate di semi di girasole e le mangiava come rimedio ai suoi mal di testa. 

Un giorno la vidi seduta sull’erba che masticava dei mughetti. “Sono buoni?” le chiesi, e lei: “Sono buonissimi, soprattutto per chi ha il cuore affaticato. Invece per la palpitazione vanno bene gli asparagi!”.

Un giorno prese un bocciolo di ranuncolo, lo sbriciolò e me lo spalmò sul collo. Mi disse che serviva a tenere lontane le zanzare, e aggiunse che l’infuso era un tonico ricostituente.

Un altro giorno preparò a me e ai miei familiari un pranzo per farci assaggiare orgogliosamente le sue ricette a base di fiori: penne di gigli passate all’uovo sbattuto e saltate al burro,

gemme verdi di girasole cotte a vapore e condite con poco burro, insalata di foglie di denti di leone, boccioli e foglie di violette, borragine e crescione. Ho avuto paura che ci avvelenasse tutti, ma poi ho capito che conosceva bene quelle erbe e sapeva che avevano proprietà digestive.

Col tempo ho imparato ad aver sempre più fiducia nella nonna: in ogni emergenza o in caso di malattia sapeva intervenire subito, usando sapientemente le piante e le erbe…senza ricorrere a farmaci, come avrebbe fatto la mamma”.

 Rita Cardaioli Testa