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Il Comitato Centro Studi riprende l’attività

Il Comitato Centro Studi ha iniziato l’attività per il corrente anno sociale, esaminando nella prima seduta alcuni argomenti di grande attualità e di forte rilevanza sociale, oltre ad alcuni aspetti di carattere più organizzativo e funzionale, sui quali costruire delle raccomandazioni che possono diventare di grande utilità per i Club

1.      Immigrazione

Ci troviamo, oggi, di fronte al fenomeno crescente ed apparentemente inarrestabile della migrazione di massa. Un fenomeno epocale, al di fuori delle nostre possibilità di controllo, destinato ad incidere sulla società civile nel prossimo futuro ed a indurre un significativo cambiamento della nostra vita.

E’ vero che i Lions non hanno forze sufficienti per affrontare in termini concreti un problema di tali dimensioni, né l’Associazione può esser chiamata a prendere una qualsiasi posizione sull’argomento, ma in armonia e nel rispetto dei propri scopi può almeno cogliere l’opportunità di rendere un servizio, richiamando l’attenzione e sensibilizzando l’opinione pubblica attraverso il dibattito e l’informazione.

La nostra è un’Associazione di servizio e come tale riveste un ruolo molto diverso da quello delle tante Onlus attive in Italia. Per noi, più che parlare di assistenza, bisognerebbe parlare di accoglienza, dando all’accoglienza un significato di condivisione e mutua accettazione delle diverse caratteristiche culturali e religiose, ma senza mai dimenticare che è necessario, nel contempo, salvaguardare la nostra cultura e i nostri valori.

Per analizzare e comprendere meglio il fenomeno, occorre probabilmente utilizzare un approccio diverso dal pensiero post-coloniale ed acquisire e mutuare le esperienze di quei Paesi che hanno costruito la loro storia sull’immigrazione e continuano a viverla in modo sistematico e continuativo. Questa opera di conoscenza e confronto dovrebbe iniziare all’interno dei Club: dobbiamo esser noi i primi ad essere convinti delle nostre idee perché esse diventino utile semente per la società civile. Dobbiamo essere maggiormente consapevoli che siamo membri di un’Associazione plurinazionale, che conta presenze in tutti gli angoli del mondo e come tali abbiamo l’obbligo morale di ragionare, quando affrontiamo il tema delle diversità. Dobbiamo far sì che il proposito di “Creare e stimolare uno spirito di comprensione fra i popoli del mondo” non sia la mera enunciazione di un principio, ma si riempia di quei contenuti che oggi sono più che mai necessari. E in questo modo possiamo renderci visibili e credibili agli occhi dell’opinione pubblica.

Dobbiamo anche abituarci ad operare secondo due direttrici principali: in modo verticale, come singolo Club, agendo direttamente nel rispettivo territorio e in modo trasversale, con un’azione collegiale e coordinata di più Club o Distretti, traguardando un’area più vasta che solo l’unione delle forze ci può permettere di affrontare. Abbiamo nel nostro Distretto un valido esempio di cooperazione transnazionale nell’Alpine Lions Cooperation che mette a fattor comune esperienze e modi di pensiero diversi, accomunati tutti dal “fil rouge” delle Alpi.

 

2.      Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (TTIP)

Pochi, al di fuori degli addetti ai lavori, conoscono questa sigla un po’ misteriosa – anche se recentemente i quotidiani hanno segnalato la ripresa dei negoziati fra U.S.A. ed Unione Europea sul tema delle DOC – soprattutto perché questi negoziati vengono condotti direttamente dai burocrati di Bruxelles e gli atti relativi vengono secretati. Per dar conto dell’importanza delle trattative in corso, si stima che questo accordo abbia un valore economico complessivo pari a circa il 40% del PIL mondiale.

Gli U.S.A. hanno inoltre concluso il Partenariato Trans Pacifico (TPP) con 11 Paesi dell’area del Pacifico, accordo che vale complessivamente un altro 40% del PIL mondiale, pur mancando della partecipazione di India e Cina.

Nonostante le enormi dimensioni economiche di questi negoziati, l’opinione pubblica sa ben poco di questi trattati e sicuramente non riesce nemmeno ad immaginare le potenziali e possibili ricadute di essi in settori basilari della nostra società, come, ad esempio, l’alimentazione, la farmaceutica e, non ultima, l’occupazione.

Anche in questo caso, la nostra Associazione non deve e non può essere chiamata ad una qualsiasi presa di posizione sull’argomento, ma ha l’opportunità e il dovere morale di rendere un servizio alla comunità promuovendo, tramite anche le competenze professionali reperibili all’interno dei nostri Club, l’attivazione di un circuito di confronto informativo a favore dell’opinione pubblica.

 

3.      Comunicazione

La comunicazione sia interna che esterna è stato sempre un punto debole della nostra organizzazione, pur rappresentando un tema essenziale per aumentare la conoscenza interna e migliorare i rapporti fra i Club e dei Club con il Distretto.

E’ indubbio che la comunicazione sia un argomento complesso, ricco di molte sfaccettatura, che richiede oggi un approccio professionale ed articolato. Fare comunicazione non significa solo far girare delle notizie, ma anche costruire, attraverso un corretto e più ampio impiego degli strumenti mediatici oggi disponibili, un’immagine di “marca” che renda attrattive le notizie stesse e desti l’interesse dei destinatari sia all’interno dell’Associazione che da parte del pubblico esterno.

 

4.      Formazione lionistica dei soci

Anche questo è un argomento annoso. La carenza formativa dei soci acquista maggior rilevanza quando essi sono eletti o designati a ricoprire cariche nel Club o nel Distretto.

La nostra è un’organizzazione grande e complessa e richiede la conoscenza di regole e procedure fondamentali per una corretta gestione del proprio ruolo. Partecipare alle sessioni di formazione, specialmente per i soci di più recente ingresso, porta inoltre a scoprire le dimensioni della nostra attività nazionale ed internazionale ed a sviluppare la consapevolezza di appartenere ad una grande associazione.

 

5.      Confronto con i Club

Verrà ripetuta l’esperienza, giudicata molto positiva dagli interessati, di attivare una sessione d’incontro con due Presidenti di Club appartenenti a due Zone diverse e lontane fra loro, per conoscere le rispettive esperienze e comprendere come ed in che misura il Distretto e il Comitato Centro Studi vengano percepiti dai Club.

 

6.      Confronto con Presidenti di Zona

Allo stesso modo, verrà ripetuto l’incontro con i Presidenti di Zona in carica per ascoltare le esperienze da loro conseguite nel 2015-16 e con i Presidenti di Zona nominati per il 2016-17 per dare loro informazioni e illustrare le funzioni del Comitato Centro Studi.

 

7.      Statuti e regolamenti

Il Consiglio di Amministrazione Internazionale, nel Giugno scorso, ha riconfigurato lo Statuto e Regolamento tipo per il Distretto, con l’inserimento di disposizioni standard e obbligatorie – in armonia con lo Statuto e Regolamento internazionale – ed introducendo alcune modifiche che andranno in vigore a partire dal 01 Luglio 2016. Si rende pertanto necessario un adeguamento del vigente Statuto e Regolamento distrettuale da sottoporre all’approvazione dell’assemblea nel prossimo Congresso distrettuale di chiusura.

Si rende necessario, nel contempo, anche un aggiornamento dello Statuto e Regolamento tipo per Club redatto nel Marzo 2012 dal Comitato Centro Studi, in particolare per recepire la nuova normativa concernente l’organizzazione e la funzione del Comitato soci.