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Bosnia Erzegovina: da 25 anni la solidarietà del Lions Club Trento Host

portati aiuti ad un orfanatrofio di Banja Luca

I Soci del Lions Club Trento Host si sono resi coraggiosi protagonisti di una storia molto interessante, sia perché ha avuto una lunga durata nel Club, coinvolgendo molti Soci, sia perché la ripresa da parte di nuovi Lions segna una volontà di non perdere i legami con quanto fatto in passato. Apportando anche i necessari adeguamenti, per essere ancora meglio in sintonia con l’attuale momento che si vive in Bosnia Erzegovina, che mostra una situazione assai diversa da quella immediatamente successiva alle guerre balcaniche.

Il supporto all’orfanotrofio di Banja Luka ad opera di alcuni soci del Lions Club Trento Host è iniziato nel 1997, immediatamente dopo gli accordi di Dayton, che hanno messo fine alla guerra jugoslava ed hanno congelato la situazione di fatto, avviando la configurazione dell’attuale Bosnia Erzegovina. Questa popolazione ha subito le fasi più cruciali del conflitto e le sue peggiori conseguenze. Vive tutt’ora una crisi economica terribile e il suo futuro è incerto, in quanto le  criticità socio-politiche sono ancora irrisolte, tra spinte identitarie e secessionistiche riemergenti da una difficile coabitazione fra le varie etnie lì presenti (serbi, croati e bosniaci).

Banja Luka, città di circa 200.000 abitanti, è situata nel nord-ovest della Bosnia Erzegovina, è la capitale della Repubblica Serba di Bosnia, che assieme alla Federazione Croato-Musulmana con capitale Sarajevo, ne costituiscono l’identità. All’indomani della fine della guerra, proprio per portare i primi aiuti concreti nelle zone più disastrate dal conflitto, alcuni Soci del Lions Club Trento Host si sono recati in loco, operando dapprima su Prijedor e poi entrando in contatto con l’orfanotrofio di Banja Luka, denominato “YU Dom Rada Vranjesevic”. Da allora, si è sviluppata ed è proseguita negli anni l’attività di supporto del Lions Club Trento Host, con più Soci che si sono impegnati in un Service “dedicato”, che poi si è concentrato sull’orfanotrofio, unica istituzione del genere dell’intera Repubblica Serba. Infatti, l’istituzione pubblica “Casa per bambini e giovani senza cure parentali Rada Vranješević” di Banja Luka è l’unica forma organizzata di protezione sociale nella Repubblica Serba e fornisce assistenza sociale e sanitaria, educazione, istruzione e formazione per una vita e un lavoro indipendenti per i più vulnerabili.

Si tratta di bambini e ragazzi senza entrambi i genitori, o abbandonati dai genitori, o con genitori sconosciuti, privati della potestà genitoriale e con problemi di salute.  Oggi la struttura ospita ca. 120 bimbi e ragazzi dai 0 ai 18 anni, è sostenuta da contributi pubblici locali, ma le donazioni e i contributi esterni hanno un peso determinante. Per questo il service dedicato del Lions Club Trento Host è stato fin da subito molto importante e praticamente non s’è mai interrotto dal 1997.  questa Questa è proprio la peculiarità del service: non un semplice supporto a distanza, ma anno dopo anno siamo intervenuti in loco, per toccare con mano l’evoluzione della situazione e verificare di persona le reali necessità.

Quest’anno corre il 25° anniversario dall’inizio del service: il 6 maggio 2022, con l’allentamento delle misure di contenimento sanitario, abbiamo riavviato i contatti. In sei volontari, tre Soci del Club sono partiti, con due mogli e la vedova del compianto Socio Marco Salvetti, tra i primi ad aver promosso il service e finché in vita sempre presente nei viaggi a Banja Luka.

E’ stato riempito il pulmino prestato da un Socio con quanto raccolto tra altri Soci e simpatizzanti del Club, ovvero: 4 scatoloni di vestiario,  140 asciugamani, 40 cartoni contenenti 200 colombe e altri beni di prima necessità. Attraversando, tra andata e ritorno, ben sei frontiere e percorrendo 1.535 chilometri sono arrivati a Banja Luka raggiungendo l’orfanotrofio. Hanno incontrato i bimbi e i ragazzi ospiti, hanno visitato le varie strutture, hanno consegnato i doni raccolti e si sono confrontati con la pedagoga, che segue il service fin dalle sue origini, il coordinatore degli assistenti e la nuova direttrice dell’istituto. Con questi responsabili sono stati valutati e individuati gli emergenti bisogni prioritari. E’ stato concordato un supporto economico immediato, da dedicare ad un progetto articolato su più fronti e su varie esigenze, ovvero: approvvigionamento alimentare di base, approvvigionamento alimentare dedicato specificamente agli infanti e ai bimbi più piccoli, acquisto di scarpe per i ragazzi ospiti, acquisto di tablet per i gruppi di giovani in età più avanzata, acquisto d’una macchinetta di controllo della glicemia con i relativi sensori per una ragazza ospite con seri problemi di diabete, supporto all’avvio di un progetto di “pet therapy” nei confronti dei bambini. Il progetto è stato condiviso, scritto e sottoscritto tra i rappresentanti del Lions Club Trento Host e la Direzione della “Casa per bambini e giovani senza cure parentali Rada Vranješević” e prevede una sua attivazione urgente e immediata. Per la sua realizzazione sono stati donati 9.000 euro raccolti in varie forme dal Club.

Sono, inoltre, stati presi importanti e costruttivi contatti con il Lions Club di Banja Luka.

La domenica 8 maggio ha avuto inizio il viaggio di ritorno a Trento, con qualche lacrima di commozione ma felici per la consapevolezza di aver fatto qualcosa di buono. Pur nelle migliorate condizioni generali rispetto agli inizi del service di oltre 25 anni fa, sono emerse le difficoltà in cui la struttura opera, soprattutto di natura economica. I locali dell’orfanotrofio, infatti, sono stati in parte risanati, ma in gran parte sono decisamente datati e con un’impiantistica fatiscente.

I Soci del Lions Club Trento Host non mancheranno anche in futuro di essere fattivamente vicini ai bambini e alla popolazione amica di Banja Luka.

Paolo Farinati